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SGAIALAND.IT INTERVISTA NICOLA PREVITI

LA MIA VITA MAGICA TRA TERRA E MARE

L’intervista a Nicola Previti, straordinario mago ed illusionista della Terra delle Meraviglie che si esibisce in tutto il mondo.

Abbiamo incontrato un vero e proprio talento magico della Terra delle Meraviglie: il mago ed illusionista trevigiano Nicola Previti, che ha fatto di una grande passione coltivata fin dall’infanzia la sua professione. Nicola Previti oggi è un professionista di fama internazionale che vanta prestigiose collaborazioni, pubblici di rilievo e una carriera in costante movimento, che da qualche anno lo vede protagonista degli show delle più rinomate navi da crociera. Ecco cosa vuol dire fare il mago tra terra e mare!

Nicola Previti, l’intervista

La magia è un sogno di tanti bambini, è stato così anche per te? Come ti sei avvicinato alla magia?

La mia passione per la magia  nasce a sette anni, quando a natale mi è stata regalata la scatola del grande mago.  Dai sette ai dieci anni è nata la vera e propria passione, che poi purtroppo è stata quasi abbandonata fino ai miei quattordici anni. A 14 anni infatti vedevo in televisione il Gioco dell‘Oca, condotto da Jocelyn e Sabani, famosi conduttori televisivi e tutti i sabati in prima serata c’era anche il mago Martin che faceva delle cose pazzesche – apparizioni, sparizione di ragazze, levitazioni, donne tagliate in due, erano gli anni ’90!

Il mago Martin era il mio mito! Un giorno ho scoperto che mago Martin che io pensavo fosse irraggiungibile, abitava a Maserada, un paese del trevigiano davvero vicino al posto dove abitavo io all’epoca. Quindi dico al mio papà, “tu papà, mi devi assolutamente portare da lui!”. Siamo andati alla ricerca di questo mago e così sono riuscito a conoscerlo. E da li, è  esplosa la mia vera passione. Il mio primo spettacolo l’ho fatto al teatro di Pregaziol. Devo tutto a lui, ancora oggi è per me il mio consigliere ufficiale un vero maestro, un pozzo infinito di conoscenza.

 

Quali sono i percorsi di formazione consigliati per chi vuole avvicinarsi a questo mondo? Ci sono realtà e possibilità che consigli anche nel territorio del Nord Est?

Una domanda a cui è difficile rispondere perché noi maghi, siamo molto riservati, e solitamente i luoghi dove ci incontriamo per imparare nuove tecniche, non vengono resi pubblici, come non rendiamo pubblici le fonti (libri, documenti, videocassette, dvd) dove poter studiare. È il bello di questa arte, tanto misteriosa, quanto segreta. Cerchiamo di non rendere pubbliche notizie che da centinaia di anni, ci tramandiamo e che fortunatamente siamo davvero in pochi al mondo a conoscere. Una sorta di massoneria buona.

Diciamo che comunque esistono dei club, dove i maghi si riuniscono, sono solitamente organizzati a livello regionale. Io sono da oltre 15 anni socio del Club Magico Italiano, l’associazione magica più antica d’Italia, il CMI ha iscritti sia dilettanti che professionisti. È davvero curioso che questo club nasce nel 1953 a Treviso in Via Manin 6. Dopo pochi anni si è trasferito a Bologna,  dove ancora attualmente ha la sede, ma tutto nasce a Treviso equesto non lo sa quasi nessuno! Dopo diversi anni, nel 2013 sono riuscito ad aprire una Delegazione Cittadina del Club Magico Italiano proprio a Treviso, e da allora ne sono il Presidente.

Chi sono i riferimenti di Nicola Previti nel mondo della magia e dell’illusionismo?

Ho partecipato a moltissime congressi di magia, ed è naturale in quelle sedi trovare dei veri maestri di questa meravigliosa arte. A livello italiano il vero maestro che ogni mago Italiano ha come esempio è sicuramente Silvan, a lui tutti dobbiamo tanto, perché grazie alla sua presenza costante in televisione è entrato nelle case di milioni di italiani, portando lustro e presentando effetti ogni volta stupefacenti e originali che lasciano ogni volta tutti a bocca aperta.

A livello mondiale invece i riferimenti sono tantissimi, sicuramente il più famoso anche tra il pubblico normale (i babbani) è David Copperfield, un illusionista che è una leggenda vivente, pochi sono gli artisti che possono definirsi ancora in vita, già leggenda, ecco lui è uno di questi. L’artista visuale che nel 2017 è risultato il più pagato al mondo (circa 64 milioni di dollari di dichiarazione dei redditi).

Ma esistono molti altri artisti meno conosciuti che però tra gli addetti ai lavori godono di stima e rispetto. Ultimamente a livello mediatico moltissimi programmi televisivi hanno avuto protagonisti maghi che sono diventati molto velocemente, molto famosi (es Dynamo); purtroppo non li considero dei veri riferimenti, perché spesso e volentieri, utilizzano deitrucchi in post produzione, e trovo questo molto scorretto, perché la magia è un arte che richiede sacrificio, impegno, dedizione, invece con i trucchi televisivi, ognuno può fare il mago.

La tua professione è affascinante e misteriosa, ma non semplice per il mercato italiano. Quali sono le principali opportunità che si possono cogliere in Italia e cosa consiglieresti a chi oggi vuole fare della magia la sua realtà lavorativa?

Questa è una bellissima domanda; parto con il dire che fare il mago è il lavoro più bello che esiste,perché in ogni momento puoi suscitare mistero, puoi far commuovere, puoi far sorridere, e perfino far sognare, insomma regali emozioni indelebili. E chi le vive le ricorderà per tutta la vita.

Fin da quando ho deciso che la magia sarebbe stata la mia professione, mi sono dedicato ad eventi per adulti, escludendo quindi feste per bambini, compleanni, ecc, ho percorso la strada dell’intrattenimento per la famiglia e per gli adulti, creando e pensando a spettacoli che si adattassero a contesti quali: ristoranti, hotel, pub, discoteche, club, villaggi turistici, teatri, casino, navi da crociera, in occasione di cene di gala, convention aziendali, sagre, grandi feste, lancio di nuovi prodotti.

Purtroppo in Italia non è semplice, ogni forma d’arte non è valorizzata, per una sorta di etichetta medioevale, si pensa inconsciamente che l’artista sia uno scapestrato, un poco di buono, un giullare, questo nuoce ovviamente a tutto quello che gira attorno al settore dello spettacolo, moltissime volte alla domanda “che lavoro fai?”, rispondendo “il mago”, la contro risposta è si ok, ma che lavoro vero fai? Per fortuna questo accade solo in Italia, basta infatti spostarsi di poco, e già in Francia, qualsiasi forma d’arte è valorizzata.

In Italia, mancano i luoghi adatti ad ospitare gli spettacoli, mentre in qualsiasi locale all’estero ogni sera si possono trovare, caricaturisti, ventriloqui, cabarettisti, maghi, musicisti. In Italia, non esistono questi locali, come ad esempio il classico locale in Germania che offre ogni sera uno spettacolo di Varietà.

In Italia, da qualche anno, sono apparse delle discoteche che volevano replicare questi locali che all’estero fanno tutto esaurito, ma per incapacità di gestione non funzionano, perché chi li gestisce, non vuole investire, mettendo in scena spettacoli discutibili, con artisti scadenti. Altre realtà che forniscono opportunità per artisti visuali, sono il circo, e qualche parco tematico, ma davvero poco in confronto all’estero ecco perché io sono molto famoso all’estero e quasi sconosciuto in Italia.

Nicola Previti è un talento della Terra delle meraviglie, che lavora in tutto il mondo, anche grazie al fatto che si esibisce a bordo di molte navi da crociera. A proposito di questo, cosa vuol dire fare il mago d’acqua? 

Agli inizi del mio percorso “via mare” ho avuto la fortunata possibilità di salire a bordo dellaPaul Gauguin, che è la quarta nave più lussuosa al mondo.  Una nave che solca i mari della Polinesia Francese, esattamente dall’altra parte del mondo (ci vogliono 30 ore di volo cambiando 3 aerei) naviga tra le isole di Bora Bora, Morea, Taha, le isole Marchesi, le isole Cook, praticamente in paradiso. Sono stato fortunato perché lavorare a bordo di una nave cosí bella non è semplice ed ho avuto infatti l’onore di aver seduti in prima fila e quindi di esibirmi di fronte al Premio Nobel per la Pace, al Presidente di Bank of New York, e a degli industriali e altre personalità di spicco.

Dal 2013 a pochi mesi fa ho collaborato con l’unica unica compagnia di navigazione battente bandiera italiana, Costa Crociere ed ho iniziato dalla nave Fascinosa, battezzata nel 2012. Una tipologia di nave pensata per un pubblico di massa, una nave pensata per la vacanza della famiglia. Un pubblico prevalentemente europeo (quando le navi sono posizionate nel mediterraneo), con forte prevalenza di Italiani, e Spagnoli, ma non mancano tedeschi, francesi, portoghesi. .

Quest’anno ho avuto  poi la fortuna di imbarcare come special guest a bordo delle navi della compagnia leader al mondo nel settore delle crociere Royal Caribbean, un esperienza straordinaria, perché il pubblico era bellissimo, elegantissimo e predisposto a godersi lo spettacolo in teatro, pubblico prevalentemente inglese e americano. Lavorare a bordo delle navi da crociera oltre che darti un contesto straordinario dove esibirsi, offre un ottimo compenso economico, e ti permette di essere a contatto con tantissime culture diverse, i 1200 membri di equipaggio spesso provengono da oltre 60 paesi nel mondo, ci sono indiani, filippini, indonesiani, cinesi, russi, rumeni, francesi, albanesi, inglesi, tedeschi, spagnoli, marocchini, americani, brasiliani, argentini, tutto questo ti permette di conoscere le diverse tradizioni culturali, religiose, culinarie, e non solo, e ovviamente è un arricchimento personale incredibile. Lavorare in nave ti permette inoltre di visitare e conoscere a fondo luoghi magnifici, posso dire di aver visto una buona parte di mondo, Spagna, Francia, Marocco, Tunisia, Grecia, Malta, Brasile, Argentina, Uruguay, Polinesia Francese, Cina, Giappone, Corea.

Come per tutte le cose belle, esiste anche un’altra faccia della medaglia, che spesso non viene raccontata; ma i contro, esistono e spesso creano situazioni difficili.

In primis la lontananza da casa, la tua casa, con le tue comodità con il tuo bagno, il tuo divano, il tuo letto, ecco tutto questo in nave non esiste, ti devi abituare a vivere in una cabina che se ti va bene è con balcone, se ti va male è una cabina interna, e quindi per 4, 5 o sei mesi ti devi abituare a non vedere il sole…inoltre la lontananza dai tuoi cari è un’altra dura prova a cui si è sottoposti; spesso diventa un sentimento che spacca il cuore, è vero a bordo sei pieno di colleghi, con cui scherzi, giochi, pranzi e ceni assieme, ma un parente è insostituibile. Ovviamente verranno a mancare tutte le relazioni con gli amici a terra.Inoltre da non trascurare, se decidi di lavorare a bordo delle navi devi essere consapevole che perderai molti contatti di lavoro a terra. Infine lavorare a bordo, richiede una disciplina rigorosa, devi essere cordiale sempre con tutti, in particolare con gli ospiti, ma anche con gli altri membri di equipaggio, ci sono degli orari da rispettare molto rigorosi per pranzo e cena.

Quando sei in giro per il mondo, se potessi usare la tua bacchetta magica per respirare il clima di casa e quindi della Terra delle Meraviglie, quali sono le tre cose che faresti apparire all’istante?

Non ho dubbi: un buono spritz, le meravigliose Dolomiti e … il tiramisù!!

Buona vita magica a tutti!

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